231120141025All’interno dell’Unità Parrocchiale sono in molti (ma per certi versi pochi e sempre gli stessi) a collaborare, per la crescita e la vita della comunità (cristiana e non).

I Gruppi Ministeriali delle 3 parrocchie propongono una serie di incontri, suddividendo quattro gruppi di lavoro, secondo i servizi svolti in quella determinata dimensione:

  1. la dimensione orante e celebrativa (cori, lettori, ministri straordinari della comunione, ecc.);
  2. la dimensione educativa: annuncio e catechesi;
  3. la dimensione caritativa e fraterna;
  4. la dimensione sociale e culturale.

I gruppi ministeriali delle tre parrocchie si sono riuniti ieri con don Sergio per dare continuità all’incontro avvenuto con don Agostino il 9 dicembre u.s. Per il momento abbiamo pensato di non convocare il Consiglio Pastorale Unitario. Le nostre parrocchie infatti si sono già programmate e si stanno muovendo autonomamente per gestire il percorso dell’anno pastorale. In previsione della prossima Quaresima, i catechisti di Bertesinella e Bertesina seguiranno come sempre il cammino catechistico-liturgico predisposto dalla Diocesi (vedi itinerario allegato), mentre la Caritas dell’U.P. individuerà e ci indicherà il progetto in favore della Campagna “Un pane per amor di Dio” (attendiamo quanto prima la proposta del progetto).
Per quanto riguarda invece il lavoro avviato con il ritiro fatto tutti insieme a Settecà il 5 ottobre, vogliamo continuare la nostra “conversione missionaria della pastorale”, suggerita dallo speciale “Collegamento pastorale 2014/15 Testimoni della Gioia”, proponendo ulteriori spunti di riflessione da affrontare nei prossimi giorni, incontrandoci suddivisi in quattro gruppi di lavoro, ciascuno composto da persone dell’U.P. che svolgono il proprio servizio pastorale in quella determinata dimensione, secondo le quattro dimensioni della vita pastorale indicate dal Vescovo.

Obiettivo degli incontri è di evidenziare prassi (iniziative, proposte, esperienze, …) che sono state messe in atto, nelle singole tre parrocchie o in Unità Pastorale, e che si sono rivelate particolarmente capaci di inaugurare un nuovo stile pastorale nel segno di una rinnovata attenzione agli uomini e alle donne delle comunità, capaci allo stesso tempo di avere un chiaro riferimento allo stile di Gesù e alla sua umanità. Può trattarsi di piccole esperienze, vissute magari con poche persone, ma che hanno mostrato una nuova e fruttuosa modalità di annuncio e di vita cristiana.

1. Il primo gruppo si incontrerà a Bertesinella martedì 10 febbraio alle ore 20.30.

I membri del C.P.U. appartenenti all’ambito liturgico si facciano carico di invitare a questo incontro le persone (cantori, lettori e ministri straordinari della comunione) possibilmente i più sensibili alla pastorale.

Nella serata ci si orienti a ricercare ed individuare, nelle varie modalità in cui si esprime la liturgia, l’aspetto della festa dove avviene l’incontro tra le persone e lo scambio di doni che nell’Eucarestia è significato ed evidenziato. Quali esperienze si sono distinte per aver saputo esprimere attenzione alle persone, un aiuto concreto a vivere la domenica come festa e incontro, come esperienza di fede comunitaria?

Si rifletta su come poter contribuire alla gioiosa celebrazione del Giorno del Signore e aggregare altre persone e famiglie nel segno della festa. La festa rappresenta l’occasione per manifestare una fede che parte dalle cose piccole e semplici della vita, ci ricorda che la vita non è solo impegno e difficoltà, ma anche gioia di stare con gli altri in atteggiamento di gratuità.

2. Il secondo gruppo si incontrerà a Settecà martedì 17 febbraio alle ore 20.30.

I rappresentanti catechisti invitino tutti i catechisti dei ragazzi e degli adulti delle tre parrocchie. Nell’ incontro si cerchi di sviluppare la riflessione sulla proposta catechistica della parrocchia (o del gruppo, …), cercando di riconoscere quelle prassi che, coinvolgendo le famiglie, sono state capaci di trasmettere il fascino di una forma cristiana della vita quotidiana. Il Vangelo ci invita ad accogliere le persone e le famiglie, ad entrare nelle loro case, ad ascoltare i racconti, a fidarci gli uni degli altri. La vita delle famiglie è saturata dal lavoro, segnata dalla difficoltà di trovare spazio e tempo per le relazioni, dalle difficoltà economiche e dalla solitudine. Dalla reciproca ospitalità fiorisce l’annuncio di un Dio che è presente nelle vicende della nostra vita e ci convince sulla possibilità di credere nella nostra realtà. Siamo chiamati ad annunciare non partendo dal punto di vista in cui siamo noi, ma dal punto in cui sono le persone. È nel quotidiano che il Signore si fa presente.

3. Il terzo gruppo si troverà a Bertesina martedì 24 febbraio alle ore 20.30.

Sarà composto dagli operatori dell’intera Unità Pastorale coinvolti in azioni missionarie e caritative, nei gruppi anziani, a servizio dei diversamente abili, ministri straordinari della comunione e della consolazione.

Avendo presente che l’attenzione ai bisogni delle persone è stato l’ambito privilegiato attraverso il quale Gesù ha incontrato ed evangelizzato le persone, si riflette sulle modalità di un annuncio che dia speranza nel bisogno, per chi è nella povertà, nella malattia, nella sofferenza, nella vecchiaia. È un ambito dove molte persone della nostra U.P. sono impegnate a sostegno di necessità economiche, a servizio di chi è solo, o malato, o anziano e si trova esposto a perdere il gusto della vita. Attraverso la vicinanza di una comunità cristiana, quali sono le strategie messe in atto per avvicinare anche il non credente e dargli l’opportunità di riscoprire quel calore che può ancora dare senso alla vita.

4. Il quarto gruppo si ritroverà a Bertesinella martedì 3 marzo alle ore 20.30.

A questo incontro parteciperanno tutte le realtà ricreative, sociali, culturali, artistiche (gruppi: sagra, teatro, oratorio, lavoro manuale/artistico).

Nella riunione ci si fa carico di una riflessione su come le tre parrocchie abitano il territorio e su quale contributo le nostre piccole comunità cristiane possono offrire alla più ampia comunità civile nella quale siamo inseriti. La crisi antropologica e la visione cristiana dell’uomo è un tema che tocca vari ambiti dalla filosofia, all’etica, ma anche la politica, l’economia ed in ogni caso tutti gli ambiti in cui l’uomo vive.

Come le nostre parrocchie possono contribuire a proporre un umanesimo radicato nella visione cristiana nell’uomo? È necessario aprire le nostre comunità ai problemi del territorio dove abitano le persone per intessere un dialogo, ed offrire quel contributo di idee e di stili di vita che possano manifestare il valore del “noi” e della “solidarietà”.

I Gruppi Ministeriali si organizzeranno per animare la serie di riunioni, utili per realizzare un dialogo mirato e costruttivo, indispensabili per analizzare l’impegnativa programmazione pastorale delle tre comunità. Alla fine dei quattro incontri si cercherà di concretizzare la rete di informazioni, indicando una direzione comune e delle priorità per quanto possibile condivise, fosse anche soltanto per averle discusse insieme.