Giona dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina (ph. wikipedia)

giovedì 10 aprile ore 20.30, in cappella a Bertesinella
L’ASCOLTO E LE RIFLESSIONI DELLA COMUNITÀ CRISTIANA
Lectio Divina e riflessioni sulla Parola (aperta agli operatori e tutti coloro possano essere interessati) – guiderà l’incontro Padre Stefano Maria Bordignon

Fra Stefano Maria Bordignon, Padre dell’Ordine dei Servi di Maria di M.Berico ci guiderà in una riflessione a partire da un brano del Libro di Giona. Un testo biblico di facile lettura e di grande efficacia comunicativa che quindi renderà la serata adatta ad un gruppo eterogeneo e allargato.

In tutto il suo libro, Giona non si rassegna ad accettare un Dio misericordioso, preferendogli il Dio del giudizio inesorabile, soprattutto contro un impero tanto odioso come quello assiro. Al suo sfogo, che rasenta la bestemmia, Iddio risponde con la parabola del ricino ( la pianta fatta crescere per riparare Giona e poi fatta morire sempre da Dio), il cui significato è altrettanto chiaro. Noi tutti siamo pronti a preoccuparci per le piccole cose della vita; perché Dio non dovrebbe preoccuparsi altrettanto dell’intera umanità, anche quella peccatrice e pagana, affi nché possa anch’essa essere salvata?

Il libro di Giona si presta a molte interpretazioni, secondo la prospettiva da cui lo si legge. Si possono sottolineare:
la vicenda personale di un profeta recalcitrante a eseguire la volontà di Dio; la conversione dei pagani o del potere; l’universalismo della salvezza; chi è Dio e qual è il suo modo di agire; una profezia della vicenda di Gesù di Nazareth.

Leggendo questi quattro capitoletti – scorrevoli, gustosi, ironici e infarciti di situazioni paradossali che strappano un sorriso – si capisce che siamo di fronte ad una parabola, ad un racconto popolare, ad una sacra rappresentazione in quattro scene che, usando nomi e vicende storiche conosciute dai lettori, critica – con l’arma dell’ironia e del paradosso – una mentalità diffusa al suo tempo.

Nel libro parlano le situazioni paradossali, le immagini simboliche, più che le parole!
Come ogni parabola, anche questo racconto ha lo scopo di portare gli interlocutori a identifi carsi nei personaggi presentati; a riflettere su ciò che succede nella storia; a porsi delle domande sul proprio modo di comportarsi e sull’idea che ognuno si è fatto di Dio: Ti sembra giusto fare così? È proprio così, come tu pensi e credi, o la realtà della vita e il modo di agire di Dio sono diversi?